LUGHNASADH: l’inizio dell’autunno per i celti

DATA CONVENZIONALE | 1 Agosto

DATA REALE | quando il Sole transita di 15 gradi nel segno del Leone. Data variabile ogni anno, circa intorno ai primi giorni di Agosto

FESTA CELTICA LUNARE CHE SEGNA L’INIZIO DELL’AUTUNNO (i celti dividevano l’anno in due parti, la parte luminosa, che iniziava a Beltane e quella oscura, che iniziava a Samhain)

MESE LUNARE CELTICO | Elembios “tempo della rivendicazione”

NOMI DELLA FESTA |

Lughnasadh (si pronuncia Lùnasa), Lammas, Loaf mass

Lughnasadh significa “assemblea di Lugh” oppure “matrimonio di Lugh“, il Dio del Sole Irlandese, considerato distributore di ricchezze e Dio del raccolto. Alcuni miti irlandesi dicono che il Dio Lugh avesse istituito questa festività per ricordare sua madre adottiva, la Dea Tailtiu (la Terra fertile) che offre il proprio corpo per sfamare il proprio popolo. Proprio perché la festa era dedicata alla Dea, protettrice delle donne, della maternità e della magia, il periodo di Lughnasadh era il momento in cui le donne si ritrovavano, soprattutto le Sacerdotesse e le Druidesse, e svolgevano i riti di passaggio.

Robert Graves non è d’accordo su questa interpretazione e credeva invece che la festa celebrasse la morte del Dio Lugh, al quale vengono organizzate feste, banchetti e gare, proprio per onorarlo.

Lammas. Lughnasadh prese il nome di Lammas con il passaggio al cristianesimo, che mantenne questa come festa della mietitura. Il cristianesimo ha cercato di eliminare le antiche feste ma queste erano talmente insite nella vita delle persone che sono state mantenute sotto diversi nomi. Gli Dei sono diventati santi e ai simboli antichi sono state aggiunte le croci.

Ancora oggi il 1 Agosto in Irlanda viene festeggiato con gare, feste e banchetti, sebbene abbia perso il suo nome originale.

Loaf-mass, messa della pagnotta, altro nome da cui deriva Lammas.

COSA RAPPRESENTA | Lughnasadh è il momento del raccolto del grano, il massimo calore e splendore della stagione luminosa. Per gli antichi il grano era vita, rappresentava la speranza e l’abbondanza. Tutte le culture celebrano la nascita e la morte del grano con miti, all’inizio rappresentanti due Dee femminili, madre e figlia, poi con gli dei maschili a prendere il loro posto.

Se Beltane e Imbolc sono feste più legate all’allevamento, Lughnasadh e Samhain sono maggiormente legate al raccolto, al mondo agrario.

La festa durava due settimane e si svolgevano le grandi riunioni dei Tuath, i clan, venivano organizzate gare di cavalli, giochi, mercati, gare di poesia e si compravendevano gli animali.

I matrimoni si svolgevano proprio in questa data, sia permanenti che temporanei (di un anno e un giorno). Veniva preparato un grande banchetto con carne, pane, cipolle e veniva addobbato tutto con spighe di grano e trecce d’aglio e cipolle. Il luogo maggiormente utilizzato in Irlanda era Teltown (dal nome della dea Tailtiu).

Il nome nozze di Lugh si riferisce proprio al matrimonio sacro del re con la Dea Terra. Ogni anno avevano luogo le nozze di sovranità. Secondo James Frazer, in questa festa il re sacro veniva ucciso e ne prendeva il posto il re giovane. Lugh moriva per dare il posto ad un nuovo dio Lugh, giovane. Così il grano sarebbe morto, tagliato di lì a poco, per lasciare il posto ad una nuova semina.

Questa è quindi una festa con due anime legate, da una parte la fertilità, l’amore, l’abbondanza, dall’altra la morte, l’arrivo della stagione fredda.

DIVINITA’ DELLA FESTA | La Dea di questa festa è La Morrigan, Dea della battaglia. Anche lei con un’anima duale, da una parte la fertilità, la Sovranità, la passione e dall’altro la morte, come Dea della guerra.

Se vuoi scoprire tutto sulla Morrigan puoi andare QUI, dove ti racconto di lei con passi tratti dal mio libro LE DEE IN CERCHIO

CORRISPONDENZE

L’energia della festa: Lughnasadh è il tempo del raccolto, ma non solo materiale. Si raccoglie ciò che si è seminato durante l’anno: nel lavoro, nell’amore, nelle relazioni. È il momento di fare il punto di ciò che abbiamo raggiunto, capire tutto ciò che abbiamo guadagnato e vivere il periodo di stacco con gratitudine e amore per ciò che abbiamo realizzato e per la felicità che ci siamo guadagnati! Lughnasadh è anche il momento del massimo sforzo e poi del riposo. Il raccolto è stancante ma ci dona i frutti di ciò che abbiamo seminato durante l’anno e dopo ci sarà un periodo di tranquillità.

L’albero della festa – gli ogham | LA QUERCIA: La quercia è l’albero della luce. Può vivere anche più di mille anni, rappresenta quindi la longevità ed essendo l’albero sacro ai druidi (dal quale prendono il nome) è anche l’albero del ricordo del popolo, che si tramanda di generazione in generazione. Rappresenta il contatto con gli antenati e con la terra. Il termine Duir significa anche “porta”, è infatti l’albero della soglia tra i due mondi. è dedicato alla Triplice Dea. Il suo frutto, le ghiande, erano fatte farina ed erano simbolo di fertilità e di potere afrodisiaco.

 

ATTIVITA’

La raccolta dei mirtilli. A Lughnasadh si raccoglievano i mirtilli. Se la raccolta era fruttuosa questo indicava un anno di grande raccolto anche in autunno. Lughnasadh è la penultima festa del raccolto e pertanto era di vitale importanza che il raccolto di grano fosse abbondante per sopravvivere all’inverno.

Per questo veniva sacrificato a Lugh ciò che si aveva di caro. Con gli ultimi covoni si creava un Dio che veniva poi dato alle fiamme per assicurare un buon raccolto. Si pensava, inoltre, che nel grano risiedesse lo spirito del Dio, che veniva quindi ucciso con la raccolta, ma sarebbe rinato l’anno successivo in un cerchio senza fine.

Se hai un orto puoi raccogliere i suoi frutti e preparare un grande pasto di festa con chi ami, per celebrare questo raccolto abbondante. Fai una torta di mirtilli per augurare un anno rigoglioso.

Seppellire i fiori. Seppellire i fiori è un’altra usanza davvero antica, alcuni fiori raccolti venivano sepolti su un’altura come simbolo dell’estate ormai conclusa e per assicurarsi che l’energia di Samos tornasse alla Terra per renderla nuovamente fertile. Puoi fare anche tu la stessa cosa, magari con un fogliettino che racchiude i tuoi desideri da affidare alla terra.
Fare il pane. Un’altra tradizione è quella di fare il pane. Lughnasadh è la festa del raccolto e nell’antichità le pagnotte appena sfornate venivano regalate al dio Lugh e poi si banchettava tutti insieme con i frutti della terra. In questa giornata possiamo sfornare pane e focacce e condividerle in una cena con chi amiamo.
 

RICETTA DI LUGHNASADH

IL PANE:

15 gr di sale 15 ml di olio extra vergine di oliva 30 gr di miele 380 gr di farina per impasti 350 ml di birra 15 gr di lievito attivo per impasti

In una ciotola metti la farina ed aggiungi tutti gli ingredienti. Puoi aggiungi anche pezzetti di cipolle, erbe che ti piacciono, peperoncino, formaggio a pezzettini. Puoi anche fare un Pane di Lughnasadh dolce, togliendo quindi il sale e sostituendolo con miele o zucchero, e aggiungendo ingredienti dolci.

Mescola tutto e aggiungi la birra. Impasta bene ed in modo uniforme. Metti l’impasto nella teglia che userai, spargi un po’ di farina sull’impasto, copri e lascia lievitare e riposare per circa un’ora.

Cuocilo nel forno riscaldato a 200 per circa 30 minuti.

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