LA RUOTA DELL’ANNO

La ruota dell’anno nell’antichità

 

Le popolazioni antiche dividevano l’anno in modi diversi:

Per i celti esistevano solo 2 stagioni, l’estate e l’inverno. Essi seguivano un calendario soli-lunare e per questo erano festeggiate soprattutto le 4 feste del fuoco (Samhain, Imbolc, Beltane, Lughnasadh), che cadevano circa 40 giorni dopo solstizi ed equinozi, nel primo giorno successivo alla Luna nuova del mese lunare della festa.

Un’ipotesi è quella per cui Samhain e Beltane siano la celebrazione del sorgere e del calare delle Pleiadi, ma non si può esserne sicuri. In Valle di Lanzo però è stato ritrovato un masso che riporta la perfetta incisione di buchi circolari rappresentanti la disposizione delle Pleiadi, e non è l’unico al mondo, il che farebbe presupporre una certa importanza di queste stelle.

I popoli del nord invece avevano un calendario solare e quindi festeggiavano solstizi ed equinozi.

Per molte popolazioni questo confine era meno marcato, anche in seguito agli scambi commerciali o alle invasioni, che hanno fatto incontrare i vari popoli.

Si pensa che i Druidi celebrassero comunque solstizi ed equinozi, sebbene non fossero le celebrazioni più importanti, ma essi erano grandi osservatori del cielo. I reperti però non sono sufficienti a rispondere davvero a questa domanda e, come sai, i celti tramandavano la propria sapienza solo oralmente, quindi non ci sono trascrizioni da poter consultare.

Le popolazioni native europee, precedenti ai celti, osservavano di sicuro i momenti solari e lo possiamo affermare grazie alla disposizione dei megaliti e al loro orientamento verso (soprattutto) i solstizi d’estate e d’inverno.

La ruota dell’anno oggi

Oggi chi segue una forma di spiritualità naturale, riconosce (nella maggior parte dei casi) la ruota dell’anno come un’unione tra le feste solari e lunari.

Vengono quindi celebrate le 4 feste del fuoco celtiche:

SAMHAIN – 1 Novembre (il capodanno celtico, fine ed inizio del nuovo anno. Inizio della parte oscura dell’anno celtico)

IMBOLC – 1 Febbraio (la festa della purificazione)

BELTANE – 1 Maggio (la festa della fertilità. Inizio della parte luminosa dell’anno celtico)

LUGHNASADH – 1 Agosto (la festa del raccolto)

E le 4 feste solari:

YULE – 21 Dicembre – Solstizio d’Inverno (Il sole rinasce) – O Alban Arthuan

OSTARA – 21 Marzo – Equinozio di Primavera – O Alban Eiler

LITHA – 21 Luglio – Solstizio d’Estate (Il sole inizia la discesa) – O Alban Hefin

MABON – 21 Settembre – Equinozio d’Autunno – O Alban Elfed (per convenzione viene utilizzato sempre il giorno 21 del mese)

 

UN APPUNTO SUI NOMI DELLE FESTE:

Sento molte polemiche nel web, e vengo spesso attaccata online, circa il fatto che i nomi delle festività solari (solstizi ed equinozi) non siano i nomi originari con cui questi momenti dell’anno venivano chiamati presso le varie popolazioni.

In effetti i nomi gaelici (Alban Arthuan, Alban Eiler, Alban Hefin e Alban Elfed) sono stati inventati nel 1800. Sicuramente riprendendo concetti antichi, ma non sono comunque i nomi originari con cui questi momenti dell’anno venivano chiamati dai druidi.

Così come i nomi più utilizzati (Yule, Ostara, Litha e Mabon) sono stati presi a rappresentare la festività in tempi molto recenti (1800/1900). 

Nonostante questo, io utilizzo entrambe le forme dei nomi e non ritengo scorretto o svilente farlo. Se il nome ci lascia qualcosa, trasmette la natura della festa e risuona in noi, allora ben venga.

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