Il solstizio d’estate è il giorno con più ore di luce in un anno, il giorno più lungo e la notte più corta. È il trionfo della luce ma è anche il momento dal quale il Sole ricomincia la sua discesa.

Moltissimi sono i megaliti eretti in epoche antiche (precedenti ai celti) per testimoniare questo momento così importante, dove il Sole finalmente è al suo massimo e inizia a spendere sui frutti della Terra.

Questo è il momento del massimo splendore, del raccolto, delle soddisfazioni, dell’attività, della gioia e della compagnia. Il momento giusto per portare a compimento quello che stiamo creando. Un tempo di gioia e divertimento, di amore e di crescita interiore. Questo è anche il tempo della divinazione! La parola “divinazione” deriva dal verbo latino divinare che a sua volta deriva dall’aggettivo divinus che significa “proprio della divinità”.

Questo è quindi l’atto del farsi tramite del divino, dove il divino non è solo all’esterno di noi, ma anche e soprattutto all’interno. Con la divinazione ci leggiamo dentro oltre a leggere le condizioni esterne. Da sempre, in questo momento, si divina con le erbe: trovare il leggendario fiore di felce porta l’avverarsi di tutti i desideri più profondi che abbiamo. Ma questo era anche il momento per divinare l’amore.